2 | Juvenilia

Nino Rota, frontespizio per una raccolta di brani, c. 1920-21, manoscritto autografo. In alto, lo stesso titolo attribuito dall’autore è trascritto dalla madre Ernesta. Il fascicolo comprende: Sonatina in sol maggiore per pianoforte d’introduzione op. 5 n. 1, Tema con variazioni in fa diesis minore op. 5 n. 2, Adagio op. 6 n. 1, Adagio op. 6 n. 2.
Fig. 8
Nino Rota, frontespizio per una raccolta di brani, manoscritto autografo, c. 1920-21 . In alto, lo stesso titolo attribuito dall’autore trascritto dalla madre Ernesta. Il fascicolo comprende: Sonatina in sol maggiore per pianoforte d’introduzione op. 5 n. 1, Tema con variazioni in fa diesis minore op. 5 n. 2, Adagio op. 6 n. 1, Adagio op. 6 n. 2. Venezia, Fondazione Giorgio Cini, Fondo Nino Rota

Il piccolo Nino cresce in un musicalissimo contesto familiare nel quale il pianoforte è presenza costante da più generazioni: il nonno materno Giovanni Rinaldi (1840-1895) è stato pianista, autore per il suo strumento di pagine di elegante fattura e stimato insegnante di pianoforte come la moglie Gioconda Anfossi, sua compagna di studi al Conservatorio di Milano; la madre Ernesta e sua sorella Margherita, pianiste anch’esse e valenti concertiste prima del matrimonio, coltivano con entusiasmo in ambito familiare la passione per la musica e per il pianoforte.

Fig. 9
Nino Rota, Largo e mesto per pianoforte, manoscritto autografo, c. 1920-21. L’indicazione «Largo e mesto» è identica a quella apposta al secondo movimento della Sonata op. 10 n. 3 di Ludwig van Beethoven, evidentemente già nota al piccolo compositore. Venezia, Fondazione Giorgio Cini, Fondo Nino Rota
Fig. 10
Nino Rota, La sveglia notturna per pianoforte, manoscritto autografo, c. 1920-21. Venezia, Fondazione Giorgio Cini, Fondo Nino Rota

Decine di piccoli brani per pianoforte (figg. 8-14) costellano gli anni di formazione del precoce musicista. Il ricorrere nella scrittura di figurazioni precipuamente pianistiche – scorrevoli sequenze per grado congiunto, accordi spezzati, arpeggi, affidati in taluni casi alla sola mano destra e in altri alle due mani in alternanza – denota la consolidata familiarità con le composizioni del nonno come con le pagine più note della letteratura pianistica del secolo appena trascorso, mentre in una giocosa sperimentazione la tastiera viene esplorata nelle sue possibilità meno immediate, dai tasti neri all’estensione del registro.

Nino Rota, Adagio op. 6. Manoscritto autografo, c. 1920-21.
Fig. 11
Nino Rota, Adagio op. 6 per pianoforte, manoscritto autografo, c. 1920-21. Venezia, Fondazione Giorgio Cini, Fondo Nino Rota
Nino Rota, abbozzo giovanile per pianoforte, c. 1920-21.
Fig. 12
Nino Rota, Presto per pianoforte, manoscritto autografo, c. 1920-21. Venezia, Fondazione Giorgio Cini, Fondo Nino Rota.
Nino Rota, Studio, manoscritto autografo, c. 1920-21.
Fig. 13
Nino Rota, Studio per pianoforte, manoscritto autografo, c. 1920-21. Venezia, Fondazione Giorgio Cini, Fondo Nino Rota
Nino Rota, Il viaggiatore per pianoforte, manoscritto autografo, c. 1920-21.
Fig. 14
Nino Rota, Il viaggiatore, manoscritto autografo, c. 1920-21. Venezia, Fondazione Giorgio Cini, Fondo Nino Rota

Il giovanissimo compositore si distingue già all’età di undici anni, autore di un ambizioso oratorio per soli, coro e orchestra su testo di Silvio Pagani intitolato L’infanzia di San Giovanni Battista, eseguito a Milano il 22 e il 29 aprile 1923. Un album famigliare di ritagli stampa documenta i successi del fanciullo, ritratto anche sul podio in occasione dell’esecuzione dell'oratorio a Tourcoing il 12 ottobre 1923 (fig. 15), e «al lavoro, al suo pianoforte» (fig. 16).

Il piccolo Nino Rota acclamato dal pubblico al termine dell’esecuzione del suo oratorio L’infanzia di San Giovanni Battista a Tourcoing, 12 ottobre 1923. Alla sua destra la cugina Maria Rota, soprano, impegnata nell’esecuzione nel ruolo della Madre.
Fig. 15
Il piccolo Nino Rota acclamato dal pubblico al termine dell’esecuzione del suo oratorio L’infanzia di San Giovanni Battista a Tourcoing, 12 ottobre 1923. Alla sua destra la cugina Maria Rota, soprano, impegnata come interprete nel ruolo della Madre. Venezia, Fondazione Giorgio Cini, Fondo Nino Rota
Album di ritagli stampa, 1923-1929.
Fig. 16
Album di ritagli stampa, 1923-1929. Venezia, Fondazione Giorgio Cini, Fondo Nino Rota.



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