II. Con l’orchestra

Tra il 1959 e il 1962 prendono forma alcuni dei principali lavori per pianoforte e orchestra: il Concerto in do (1959-60), dedicato a Arturo Benedetti Michelangeli, la Fantasia sopra 12 note del «Don Giovanni» di Mozart (1960), ispirata al celebre passo del Commendatore nel Secondo Atto («Non si pasce di cibo mortale chi si pasce di cibo celeste»), e il Concerto soirée (1961-62), strutturato in cinque tempi di danza (Valzer, Ballo figurato, Romanza, Quadriglia, Can-can).

Rota non riprenderà la forma del concerto per pianoforte e orchestra se non diversi anni dopo, con il Concerto in mi «Piccolo mondo antico», composto nel 1978, un anno prima della morte. La prima esecuzione, il 15 dicembre 1978, segna la sua ultima apparizione in pubblico in veste di concertista.